Sullo scontro ideologico in tema di animali e scienza si è detto già di tutto. Ma non possiamo ignorare un fatto disdicevole segnalato da Pro Test Italia in una lettera inviata al Presidente Renzi, accaduto in quel di Busto Arsizio, dove la Lav
ha cercato di impedire la raccolta di fondi durante una partita di palllavolo a sostegno della ricerca  contro la sidrome di Rett, che colpisce soprattutto le bambine. A nostro parere la vicenda dimostra chiaramente lo sconfinamento verso la prevaricazione del prossimo di certe posizioni. Ecco fin dove tentano di condurci certi cosiddetti “animalisti”, tanto attenti alla difesa degli animali, quanto indifferenti alle sorti degli esseri umani, bambini compresi.
 
Ecco la lettera inviata dagli organizzatori a Matteo Renzi 
Egregio Presidente del Consiglio,
 
Volevamo informarLa di un brutto episodio che è successo a Busto Arsizio, in provincia di Varese. La squadra di pallavolo femminile locale, che milita in serie A, a rotazione durante i match dava uno spazio per raccogliere fondi a disposizione ad associazioni no profit. Sabato 15 Marzo sarebbe stato il turno della ProRett Onlus.
 
La sindrome di Rett è una malattia neurodegenerativa rara che si manifesta attorno ai due anni soprattutto nelle bambine, che perdono tutto il bagaglio di conoscenze e di nozioni apprese fino a quel momento, cosa a cui si associano disabilità dal punto di vista motorio e altri sintomi, tra i quali degli attacchi epilettici. Attualmente non esistono terapie risolutive ma solo sintomatiche, che mirano a rallentare il progredire della malattia, ma la speranza si ripone nella ricerca di una terapia genica e attualmente per queste ricerche viene utilizzato un modello murino.
 
Nulla di strano, finchè alcuni gruppi animalisti, tra i quali la sezione locale della LAV, hanno iniziato a mettere in atto una e vera propria persecuzione tramite mail-bombing, telefonate e attacchi nei social network nei confronti della squadra ,“Unendo -Yamamay” di Busto Arsizio,per costringerla ad annullare l’iniziativa. La motivazione addotta dagli animalisti è che, essendo questa un’associazione che finanzia la ricercasulla Sindrome di Rett, i soldi avrebbero finanziato esperimenti portati avanti tramite la sperimentazione animale. Per evitare disordini, la Unendo-Yamamay ha annullato l’evento.
 
E’ scandaloso che dei gruppi organizzati possano permettersi di portare avanti questo tipo di vessazioni; la cosa è ancora più grave in quanto viene colpita di nuovo la ricerca su una malattia rara. Come è già successo alcuni mesi fa con Caterina Simonsen, manca il rispetto delle fatiche che famiglie e persone quotidianamente devono superare per sopravvivere e per vivere una vita dignitosa. Ci chiediamo fino a quando questi atti di intimidazione rimarranno impuniti e se è possibile che associazioni che utilizzano questi sistemi per prevaricare i diritti dei più deboli possano poi essere accettate come interlocutori istituzionali con le amministrazioni e i governi a discutere di bandi e normative.
Servirebbe che il Governo iniziasse a prendere seriamente l’estremismo animalista, che non  permetta, come spesso accade in Italia, che per questi atti ci sia la più completa impunità.