Tre persone arrestate, due denunciate e diversi agenti aggrediti. Questo il tragico bilancio causato da una schiera di animalisti, appostati davanti gli studi della Rai nel corso dell'asta benefica per Telethon (che per la cronaca ha raccolto 31 milioni di euro grazie alla solidarietà degli italiani). Gli animalisti protestavano contro Telethon perché
raccoglie fondi che vanno direttamente alla ricerca scientifica, che, come sappiamo, finora non ha potuto fare a meno di sperimentare sugli animali.
Gli scienziati ribadiscono che non ci sono alternative, perché le cure alle malattie devono essere testate su tessuti vivi e su organismi paragonabili al nostro. E anche così, ammettono, ci vogliono decine di anni, quando va bene, per ottenere risultati replicabili nell'uomo.
Figuriamoci quanto ci vorrebbe altrimenti per trovare cure salvavita, come le tante che già sconfiggono malattie gravi per le quali si andava incontro a morte certa soltanto qualche anno fa.
Questi animalisti, a quanto pare, preferiscono che non si curi nessuno, se ad andarci di mezzo sono altri esseri viventi. E sono disposti a ricorrere alla violenza per dimostrarlo. Dopo aver bloccato l'ingresso Rai di Via Ettore Romagnoli a Talenti, impedendo l'accesso per altro di bambini affetti da distrofia muscolare, hanno risposto al tentativo di allontanamento delle Forze dell'Ordine e aggredito gli agenti con petardi, calci, pugni e perfino morsi. Tanto che alcuni di loro sono stati poi medicati al pronto soccorso dell'ospedale S. Andrea.
Tre donne - di 21, 42 e 50 anni - sono state bloccate ed arrestate per violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Denunciati due dei promotori della manifestazione. Durante l'udienza per direttissima al tribunale di piazzale Clodio, gli arresti sono stati convalidati. In corso indagini per cercare di identificare gli altri partecipanti alla manifestazione, responsabili delle violenze.